Una nuova frontiera per l'economia circolare: valorizzare i prodotti secondari di frutta e legumi
Pubblicata dalla rivista ‘Antioxidants’ la ricerca di dottorato di Cristina Terenzi, in collaborazione con Valpharma e Fruttagel. Il progetto è stato coordinato dalla prof.ssa Vincenza Andrisano docente di chimica farmaceutica dell’Università di Bologna, e responsabile scientifica del CIRI-MAM presso il Tecnopolo di Rimini.
Prendi una mela, una pesca o un’albicocca, ricavaci un buonissimo succo di frutta che metterai sul mercato. Che ne farai di bucce, semi, torsoli e di tutti gli scarti avanzati se la tua è una produzione industriale? Perché non provare ad analizzarli e a verificarne le possibilità di riuso, magari in altri settori?
A chiederselo è stata Cristina Terenzi, nel suo progetto inserito nel dottorato in ‘Scienza e Cultura del Benessere e degli Stili di Vita’ del Dipartimento di Scienze per la Qualità della vita dell’Università di Bologna, Campus di Rimini, dal titolo “Prodotti secondari del settore agroalimentare da valorizzare nell’industria farmaceutica, cosmetica, nutraceutica, del packaging, per una green circular bioeconomy".
La tesi è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista internazionale Antioxidants (qui l’articolo) A credere nel progetto, oltre ad Unirimini, sono state Valpharma International S.p.A. di Ponte Messa, insieme alla Fruttagel di Alfonsine (Ra).
Ora presso il Tecnopolo di Rimini la collaborazione proseguirà per giungere si auspica ad un prodotto finito e potenzialmente industrializzabile.
Il Tecnopolo di Rimini è a disposizione di tutte le aziende interessate a realizzare progetti di Economia Circolare sfruttando le potenzialità di Ricerca dell’Università di Bologna e dei Laboratori della rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna.